La lavorazione dell’ardesia, pietra nera del Tigullio in provincia di Genova, risale alla notte dei tempi, oggi si presta ad opere di straordinaria eleganza per componenti edili, nell’arredamento e per la realizzazione di oggetti unici.
L’ardesia è una roccia di color nero, che nel tempo vira al grigio, che
oggi viene estratta in Val Fontanabuona, nel Tigullio, la vasta area che
confina a levante con la città di Genova, i cui comuni più famosi per il
turismo e la cultura artigianale sono Lavagna, Chiavari, Rapallo, Santa
Margherita e Portofino.
Il suo utilizzo risale al tempo degli antichi romani, la sua
caratteristica principale sta oltre che nel colore, nella lavorabilità perché
persone esperte riescono a sfaldarla perfettamente fino a spessori di pochi
millimetri usando un semplice attrezzo detto “scalpella”. L’ardesia era nota in
tutto il mondo per la fabbricazione delle vecchie “lavagne” scolastiche e per
la costruzione dei bigliardi ma soprattutto, ieri come oggi, nella copertura delle
case che conferiscono originalità e identità al paesaggio ligure quando viene
osservato dall’alto. Se ne ha un esempio mozzafiato osservando il centro
storico genovese dalla soprastante Spianata di Castelletto, da non perdere per
chi non è mai stato a Genova.
Attualmente l’ardesia, calda pietra nera, è diventata una componente di
grande eleganza per il settore dell’arredamento e nell’oggettistica,
prestandosi ad una variegata e multiforme casistica di idee e soluzioni e
incoraggiando con l’uso delle nuove tecnologie, l’estro e abilità di un
artigianato cresciuto da radici antiche.
Per quanto riguarda l’ardesia il
marchio regionale di qualità “Artigiani In Liguria” è stato assegnato solamente
alle imprese di produzione presenti nella Val Fontanabuona riunite nel
Consorzio Artigiano Ardesia.
Visita la sezione del nostro sito dedicata al Consorzio.