Un territorio montano unico, per la ricchezza di flora e fauna. A poca distanza dal mare
Dopo Porto Venere, le Cinque Terre e i Palazzi dei Rolli a Genova, anche il parco naturale delle Alpi Liguri diventerà “Patrimonio dell’Umanità”. Per il momento si tratta solo di una candidatura congiunta presentata dai parchi transfrontalieri Italia - Francia delle Alpi Marittime e del Mercantour, ma le chance di ottenere il riconoscimento dell’Unesco sono numerose.
Il parco naturale delle Alpi Liguri, istituito dalla Regione Liguria nel 2007, comprende i territori dei comuni di Rocchetta Nervina, Pigna, Triora, Montegrosso Pian Latte, Rezzo, Mendatica e Cosio d’Arroscia. Ad arricchire l’area protetta anche i Giardini Botanici Hanbury a Ventimiglia, il sito di interesse comunitario dei fondali Capo Mortola e San Gaetano e quelli del monte Abellio, Monte Grammondo e Torrente Bevera, nell’Imperiese.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di aree “a parco naturale” e di altre a “paesaggio protetto”, e suddiviso in quattro distinte zone, non contigue tra loro, a ridosso dei crinali di confine con la Francia e il Piemonte. Insomma un piccolo “paradiso terrestre” che oggi chiede di diventare Patrimonio dell’Umanità. Si tratta di un percorso non certo semplice vista la concorrenza agguerrita. Sono infatti in lizza per il riconoscimenti il Monte Bianco, l’Etna, il Parco nazionale della Sila, l’arcipelago de La Maddalena