Con l'accordo tra Confartigianato
Liguria e Fondazione Genova-Liguria Film Commission le microimprese artigiane
liguri vengono coinvolte e promosse nelle produzioni cinematografiche italiane
e straniere. Bolla (Genova Liguria Film Commission) e Grasso (Confartigianato):
«Una sinergia tra due realtà mosse da un obiettivo comune: la valorizzazione
del territorio»
Acconciatori, truccatori, artigiani della moda e dei trasporti, ma
anche falegnami e installatori, produttori agroalimentari e artistici. Così
come videoperatori, fotografi e altri artigiani della comunicazione: queste e
molte altre microimprese liguri di interesse per la cinematografia saranno da
oggi più coinvolte e valorizzate nelle produzioni italiane e straniere grazie
all'accordo siglato tra Confartigianato Liguria e Fondazione
Genova-Liguria Film Commission.
Grazie all'intesa, Glfc si impegnerà a promuovere le imprese
artigiane qualora arrivassero richieste di servizi da parte delle produzioni.
Nel caso la domanda riguardasse i settori del marchio della Regione Liguria
“Artigiani In Liguria”, Glfc coinvolgerà solo le imprese che ne sono in
possesso. Dall'altra parte, l'impegno di Confartigianato Liguria sarà quello di
segnalare alla Fondazione Glfc l’elenco delle imprese e delle location che
possono essere di interesse per le produzioni.
Particolare attenzione da parte di
Glfc sarà rivolta proprio alle imprese del settore comunicazione, sempre
segnalate da Confartigianato Liguria, per le quali saranno organizzati anche
appositi incontri di coinvolgimento. Inoltre, i due firmatari condivideranno
percorsi e contenuti di formazione per figure di operatori dello spettacolo
riconducibili ad attività artigiane, nonché svilupperanno attività di
promozione delle produzioni liguri a livello nazionale e internazionale.
«Lo
scopo della partnership sta tutto nell'unire le forze di due realtà che hanno
un obiettivo comune in Liguria – commentano Cristina Bolla, presidente di Genova Liguria Film Commission e Giancarlo
Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – La valorizzazione delle
micro e piccole imprese, da una parte, e della visibilità del territorio,
dall'altra. Del resto, sviluppare il marketing territoriale e fare sistema sono
da sempre considerate le carte vincenti per una promozione di successo: questo
accordo va proprio in questa direzione».