Tendoni colorati delimitano il perimetro delle tante bancarelle, odori a cui non sono abituata mi inebriano, tantissime spezie di cui ignoravo l’esistenza, ritmo di tamburi come sottofondo: sono i profumi e i colori di diverse popolazioni che con le loro cucine e i loro prodotti ci avvicinano alle loro culture e tradizioni. È il 16° Suq, il festival delle Culture: come ogni anno l’area che d’inverno è occupata dalla pista di pattinaggio, dal 13 al 24 giugno si riempie di bancarelle da ogni parte del mondo. Un angolo interculturale all’interno di Genova: varcata l’entrata non sembra più di essere in Liguria ma in visita a uno dei tanti Suq degli Stati arabi. Un angolo che, novità di quest’anno, conquista spazio: quello del loggiato del Palazzo San Giorgio con un nuovo palcoscenico. Occasione per visitare uno dei tanti splendidi palazzi di Genova con duplice prospetto: una metà è medioevale, in mattoni rossi, l’altra è cinquecentesca ed interamente ricoperta dagli imponenti affreschi di Raimondo Sirotti. Uno degli edifici storici più famosi di Genova insieme ai “Palazzi dei Rolli”: nobili dimore che potete visitare seguendo l’itinerario Genova: le Strade Nuove e i Palazzi dei Rolli.
12 giornate di “Dialogo”: tema scelto per l’edizione proprio a simboleggiare come il contatto interculturale abbia bisogno della forza della parola per abbattere qualsiasi pregiudizio e spalancare le porte del confronto. Confronto che nel Suq si materializza nei prodotti, nell’artigianato, ma anche nelle cucine dove, più che mai, domina la contaminazione degli ingredienti: araba, ghanense, haitiana, indonesiana, indiano-pakistana, keniota, ligure, marocchina, senegalese, sud-americana, tunisina, messicana, spagnola e, new entry, quella vegana. Torna il tanto acclamato Chef Kumalè, Vittorio Castellani, con le sue lezioni di cucina internazionale ma vi è attesa anche per la novità culinaria del 2014: il Suq Truck. Di cosa si tratta? Di un furgone mobile che, “on the road”, è pronto a stuzzicare, ogni sera, i palati di chi incontra con menù internazionali sempre diversi, una golosa “rotazione” di sapori: dagli spiedini Yakitori giapponesi, ai Tacos messicani, fino ai sandwich Bánh mì. Tanti “assaggi” in preparazione dell’Expo 2015.
Gli artigiani partecipanti al Suq provengono da tutto il mondo, multiculturalità anche nell’arte: è la parola d’ordine dell’evento. La Liguria sfoggia uno Stile Artigiano molto ricercato nato nel ‘300, sbocciato nell’‘800 e che tutt’ora affascina per i delicati e bellissimi intrecci: la filigrana! I maestri della filigrana che portano al Suq il loro estro e la fantasia dei loro gioielli sono di Campo Ligure: luogo che custodisce i segreti di questa tecnica orafa dal 1884 quando la popolazione migrò sulle alture per sfuggire all’epidemia di colera che aveva colpito Genova. Le botteghe Eredi di Matteo Bongera e Filigrana & Smalti, il 15 giugno a partire dalle 16:00, si trasferiscono al Suq, nell’area antistante all’ingresso, per mostrare quest’arte antica che con le sue tecniche tradizionali continua a impreziosire gioielli e oggettistica di ogni tipo.
Spirito di festa e danze tribali per l’inaugurazione del 13 giugno già a partire dalle 17 anche se l’apertura ufficiale è alle 21 con il concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio. Mario Tronco, il direttore e il musicista Sanjay Kansa Banik prima della loro esibizione ricevono il Premio Agorà per il dialogo nel Mediterraneo. Dopo l’inaugurazione, sabato 14, si comincia con alcuni dei 100 eventi previsti: ad aprire “la Rassegna di Teatro”, altra novità della 16° edizione, è lo spettacolo “Rumore di acque”. Il tema di ogni rappresentazione teatrale non poteva che essere il Dialogo su tantissime tematiche: il razzismo, l’emigrazione italiana, il lavoro minorile. A chiudere “Per Gerusalemme” a simboleggiare la pace tra israeliani e palestinesi. Da non perdere è il debutto con “Nel cerchio delle Storie”, curato dagli artisti del Suq: si alza il sipario su una nuova compagnia multietnica nata dal laboratorio teatrale universitario promosso dall’Agenzia Regionale per i Servizi Educativi e per il Lavoro.
Dallo spettacolo teatrale alla musica: non ci si fa mancare niente! Come il teatro anche la musica è un linguaggio che avvicina i popoli: nel Suq si danza su ritmi che mescolano in “pista” italiani e stranieri. A farci scatenare con la sua Dj Session (15 giugno) è Shantel, artista che impersona il meticcio per eccellenza, residente in Germania, con famiglia originaria di Ucraina e Romania, popolarissimo in Turchia e in Europa. E ancora, Ambrogio Sparagna e la sua orchestra portano al Suq (19 giugno) l’allegria della nuova musica popolare italiana con un omaggio speciale a quella ligure, per concludere in bellezza il blues misto al jazz di Hampâté e del suo gruppo Sahel Blues (20 giugno) ci fanno immergere in un’atmosfera unica con musiche che sono diventate il simbolo dell’Africa contemporanea.
Teatro, musica e… cosa manca? I libri! Un altro linguaggio per denunciare le violenze e sostenere l’unione contro la xenofobia, pagine che vogliono arrivare al cuore di molti per illuminarli su argomenti troppo spesso ignorati: dalla violenza sulle donne africane, alla violenza più grande, la guerra, guidata dalla follia dell’uomo; dalla vita dei senza tetto all’educazione ambientale. Quest’ultimo tema è molto sentito dal Suq, sempre più ecologico, con piatti e stoviglie prodotti in bio-plastica e con percorsi di sensibilizzazione interattivi e multimediali, sia per bambini sia per adulti, dove scoprire il ciclo di vita del “Mater-Bi”.
Il Suq non solo collabora a diffondere con più linguaggi il Dialogo ma è in prima linea con molte iniziative umanitarie: i “biglietti sospesi” per donare 50 biglietti ai cittadini in difficoltà; una raccolta fondi dove bastano piccole offerte per una saponetta di grande valore perché aiuta l’Associazione Time for Peace nel prendersi cura dei bambini feriti dalla guerra in Siria; la Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), è nel nome di Don Gallo, il “prete di strada” tanto amato a Genova e non solo: molto legato al Suq dal cui palco ha sempre fatto sentire la sua voce in difesa dei più deboli. A più di un anno dalla sua morte si vuole ricordare un “fratello”, come direbbe lui, sempre pronto e impegnato nell’“accoglienza dell’altro”. E, per non dimenticare, si ricordano anche i vent’anni dal genocidio in Rwanda con gli autori di “Rwanda la cattiva memoria”, Françoise Kankindi e Daniele Scaglione che commentano tale orrore insieme a Pietro Veronese, giornalista di La Repubblica, esperto in geopolitica dei Paesi Africani (21 giugno).
Tanta umanità e solidarietà oltre al Dialogo e il confronto che passano attraverso il divertimento, la cucina, l’artigianato e tanto intrattenimento!
Un evento unico in Italia e di grande richiamo, basti pensare che lo scorso anno il Suq ha attirato al suo interno ben 70.000 visitatori: Genova diventa multietnica con una manifestazione che vanta i Patrocini dell’Unesco, dell’Expo 2015, e novità 2014, anche il riconoscimento di “best practice” europea per il dialogo che avvicina culture diverse.