Nell’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, fino al 13 ottobre, una mostra propone lavorazioni in corallo e filigrana ispirate alle meraviglie della natura
Un repertorio di raffinati gioielli realizzati nei tempi passati – o testimonianze vicine ai nostri giorni – documentano come l’uomo sia riuscito a ricevere ispirazione dalla natura per la creazione di capolavori di oreficeria. Un piccolo grande tesoro è quello proposto nella mostra ospitata nell'Abbazia di San Fruttuoso tra la Sala Capitolare e la Torre Doria. “Lo scrigno delle meraviglie - Viaggio tra i gioielli della natura e dell’uomo”, questo è il titolo, affascinerà il visitatore. E non sarà difficile osservare lo stupore del pubblico davanti a “flora” e “fauna” diventate in modello per le lavorazioni in corallo e filigrana, nella realizzazione di gioielli con pietre preziose e semi-preziose, nei disegni delle ceramiche di Albisola, nei sigilli provenienti dal Museo di La Spezia. Tutto da esplorare anche il mondo dell’ambra – la resina prodotta dalle conifere – dove gli insetti sono finiti imprigionati.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Echi di Liguria, che, dal 1994 in collaborazione con il Fai -Fondo Ambiente Italiano, organizza mostre sempre molto particolari, inconsuete, spesso inedite, legate all’arte, all’ambiente, al mare. Anche la mostra 2013 è nello spirito dei progetti culturali realizzati a San Fruttuoso, dove l’arte e la natura si incontrano nella splendida cornice del millenario borgo.
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