La Confartigianato a Genova venne fondata il 25 aprile 1945, il
giorno stesso della Liberazione, quando un gruppo di artigiani sostituitì motu
proprio la corporazione fascista con la Associazione artigiani della provincia
di Genova, costituendo il primo nucleo associativo del dopoguerra in Liguria e
in Italia. In seguito partecipò attivamente alla fase di ricostruzione dello
sviluppo associativo e al pieno consolidamento democratico con la nascita, a
livello nazionale, dell’Associazione generale dell’artigianato italiano,
divenuta poi Confederazione generale dell’artigianato italiano (Cgia), ora
Confartigianato Imprese. Aderendo alla realtà nazionale, l'Associazione
artigiani della provincia di Genova fu la prima in Italia ad avviare il proprio
progetto di rappresentanza e tutela degli artigiani.
Grazie anche all'azione di Confartigianato Genova, il mondo
artigiano ha potuto consolidare gradualmente la propria identità, anche dal
punto di vista normativo: tra le più importanti conquiste degli anni Cinquanta,
la Disciplina giuridica delle imprese artigiane, la legge pensionistica,
l’autonomia contrattuale. Molte di queste “trovarono gambe” proprio a Genova:
la Cassa mutua artigiana (sciolta dopo la creazione della sanità pubblica), la
cooperativa artigiana di garanzia, il riconoscimento del settore
dell’autoriparazione. Negli anni Settanta, con il passaggio delle funzioni
amministrative dello Stato, in materia di artigianato, alle Regioni, nasce la
Federazione regionale dell’artigianato della Liguria, oggi Confartigianato
Imprese Liguria, di cui l’Associazione artigiani di Genova è nucleo costitutivo
fondante. Nel 2003, con la Legge quadro sull'artigianato approvata dalla
Regione Liguria, vengono definitivamente sancite le peculiarità del settore.
Oggi il sistema Confartigianato a Genova e in Liguria rappresenta
circa 15 mila soggetti tra imprese, lavoratori attivi e pensionati,
appartenenti a diverse categorie e mestieri: alimentazione, artistico,
autoriparazione, benessere, comunicazione, edilizia, impianti, legno e arredo,
meccanica, moda, servizi e terziario, trasporti, logistica e mobilità, turismo,
agenti di commercio e agenti immobiliari, pubblici esercizi, oltre ai movimenti
di anziani e pensionati, donne impresa e giovani imprenditori.
Per celebrare il 75esimo anniversario della fondazione della
Confartigianato Genova, anche l'emissione di un francobollo da parte del
ministero dello Sviluppo economico e di Poste italiane. Il francobollo
commemora proprio l’eroico gesto di quel gruppo di artigiani che, il giorno
stesso della Liberazione, in un clima generale di festeggiamenti, decise di ricostituire
immediatamente la propria associazione sciolta dal fascismo, guardando con
lungimiranza al futuro e ponendo le basi per il riconoscimento
dell'artigianato, attraverso la sua tutela e sviluppo e la presenza del ruolo
delle organizzazioni sindacali nella Costituzione Italiana.
«Prima a costituirsi tra tutte le associazioni
di rappresentanza, in questi 75 anni la Confartigianato ha sempre giocato un
ruolo da protagonista dell'economia italiana, spinta dal desiderio di
rappresentare e tutelare gli artigiani di tutti i settori produttivi,
riconoscendone soprattutto la loro identità e specificità – commenta Felice Negri – È dunque anche grazie a
Confartigianato Genova se il mondo dell'artigianato ha potuto acquisire
gradualmente la propria fisionomia sul piano economico e professionale e se
oggi può esprimere gli elementi fondamentali che lo qualificano, anche a
livello internazionale: creatività e flessibilità, capacità di trasmettere
valori sociali e culturali, creazione di nuova imprenditorialità e consolidamento
di quella esistente, tendenza costante all’innovazione tecnologica. Anche nel
futuro, come Confartigianato, continueremo a esaltare questi valori e a
rappresentare il punto di riferimento per tutte le microimprese».