Da Badalucco a Pieve di Teco e Dolcedo

Un tour straordinario nell'entroterra di Imperia

Da Badalucco a Pieve di Teco e Dolcedo

Un affascinante giro intorno a Imperia consente di vivere l’entroterra ligure più autentico. Risalendo la stretta Valle Argentina, Badalucco è un antico piccolo borgo medievale fatto di carruggi, botteghe e tipiche case in pietra. Murales e decorazioni in ceramica, e il cinquecentesco Ponte di Santa Lucia fanno di questo paese una galleria d’arte a cielo aperto. Reperti neolitici e dell’Età del Bronzo sono stati rinvenuti nella Tana Bernard, sulle pendici del vicino monte Faudo. Un percorso tra i boschi della valle Oxentina lo collega al Parco Marsaglia, che ospita l’omonimo acquedotto, costruito nell’800 per dissetare San Remo.

Ad un’ora e mezza di auto si raggiunge Pieve di Teco, nell’alta Valle Arroscia, fondato dai marchesi di Clavesana nel 1232. Le sue origini risalgono a Teichos, la divinità celtica da cui prende il nome il monte che l’abbraccia, ai cui piedi sorgeva una piccola pieve, a governo delle anime della valle. Conserva una struttura urbana quattrocentesca. Sotto i portici della via principale si trovano numerose botteghe e i portali degli antichi palazzi in ardesia scolpita. Da visitare il Teatro Salvini, che con i suoi novanta posti a sedere è forse il più piccolo del mondo, e il Museo del Territorio, in cui sono esposte le “maschere di Ubaga”, opere contemporanee legate alle tradizioni popolari.

Il giro può concludersi dopo circa un’ora di viaggio sulla statale 28 fra le otto frazioni di Dolcedo, arroccate sui caratteristici uliveti della Val Prino, risalenti al basso medioevo. A San Tommaso è dedicata la chiesa parrocchiale, i cui frequenti restauri e ampliamenti danno vita a una commistione di stili romanico e barocco. Il Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta domina, dalla verdissima Lècchiore, sui vicoli del borgo, i palazzi con alte logge aperte e i ponti dal selciato a ciottoli. L’abitato di Piazza diviso in due dal fiume Prino è ancora collegato dal 1292 dal ponte costruito in quell’anno dai Cavalieri di Malta.