Verde o blu?

Il verde del Parco Comunale Ciapà di Cervo incanta con le sue escursioni notturne mentre il blu del mare ci fa scoprire una vacanza molto originale

Verde o blu?

Anche questa settimana vi proponiamo una doppia alternativa: mare o monti? Per scegliere tra le due facce della Liguria che ormai ci siamo abituati a conoscere entrambe. Il verde è protagonista con il Parco Comunale Ciapà che si trova a Cervo, in provincia di Imperia, da anni certificato tra “I Borghi più Belli d’Italia”.  Il blu del mare, invece, è protagonista non in una versione balneare ma attraverso una delle attività ad esso legate: la pesca tipica di tutta la Liguria e soprattutto di Camogli noto come borgo di pescatori per eccellenza.

Cervo è un borgo medioevale dove il tempo sembra essersi fermato: a proteggerlo svettano ancora le torri e le mura del Cinquecento e a dominare il paese, l’antico castello che fu la dimora dei Marchesi Clavesana e oggi adibito a Museo Etnografico. Alle sue spalle le colline dove si stende per 30.000 mq il Parco Comunale Ciapà: tantissime sono le specie animali e vegetali che lo popolano. Per l’estate sono programmate alcune visite guidate con una particolarità molto suggestiva: la notte! Esattamente: non si passeggerà scaldati dal sole ma illuminati dalla luna piena. Romantico no! Infatti, si cerca di far coincidere le visite con le notti di plenilunio: luna, stelle e natura… Cosa manca? Una guida esperta che attende i partecipanti in piazza del Castello, non si può sbagliare, è proprio in cima al borgo. Da qui si parte alla scoperta di un paesaggio che la notte rende ancora più magico: i sensi, una volta abituati al buio, e indirizzati dalla guida scorgono particolari unici. Tra alberi quali il leccio, la roverella, il carrubo, il pino d’Aleppo e l’oleastro si possono scorgere i rapaci notturni mentre tra gli arbusti come il corbezzolo, l’alloro, la ginestra, l’oleandro, il ginepro, il mirto, l’erica, i fichi d’india si sentono i versi di piccoli uccellini. Un’esperienza che coinvolge tutti sensi e ci fa stare all’erta sia con la vista sia con l’udito. L’olfatto si attiva per i tanti profumi della vegetazione tra i quali quelle delle orchidee selvatiche in fiore e delle piante aromatiche come ruta, salvia, origano, timo e finocchietto. Per luglio le partenze per queste escursioni sono previste il 10 e il 31 alle 21 ma anche ad agosto e settembre ce ne sono in programma altre. Ricordatevi di indossare scarpe comode e di portare una torcia. Aspettando il calare della notte potete visitare il caratteristico centro storico di Cervo: accessibile solo a piedi con i suoi vicoletti con i ciottoli. Gli edifici sono ancora dei secoli passati e numerose sono le antiche dimore nobiliari, tra i monumenti storici il romanico Oratorio di Santa Caterina e la barocca Chiesa di San Giovanni Battista. Tra i piccoli caruggi tante le botteghe di artisti e artigiani come Gioielli in Porcellana, laboratorio aperto di recente, nel 2003, da Simona Masera che ben prima esponeva le sue creazioni in numerose mostre. La particolarità delle sue opere artistiche oltre al suo estro è il materiale: la porcellana di Limoges, decorata con smalti, o impreziosita con oro, vetri fusi e pietre dure. Anche la lavorazione è particolare e prevede cinque cotture fino a 1260°. Oggetti unici che esprimono tutta la passione che l’artista vi imprime!

Camogli, che con il suo porticciolo puntellato dalle barche e con i pilastri attraversati dalle caratteristiche reti si è guadagnato la fama di borgo di pescatori, ospita proprio il “Pesca Turismo”: una vacanza sul mare molto originale a bordo di un peschereccio. Si chiama “Casteldragone” e “guidato” dai pescatori mette in pratica il motto del pesca turismo: “Vivi il mare con chi vive del mare”! Gli itinerari proposti, della durata di un giorno, sono quattro: “La salpata delle reti”, “La calata dei palamiti”, “L’osservatorio astronomico” e “Il percorso cucito su misura”. Oltre Camogli come porto di partenza si può scegliere quello di Recco, Santa Margherita Ligure e Portofino, tutti i giorni per tutta l’estate. Per i primi due percorsi la sveglia è alle otto, si sa, “chi dorme non piglia pesci”! Il programma è simile: si fa colazione a bordo mentre lo staff spiega le principali tecniche di pesca utilizzate. Due sono le tappe comuni: quella a ovest del Parco naturale regionale del Monte di Portofino per assistere alla salpata delle reti lasciate “in posta” la notte precedente e il “Miglio Blu” per tuffarsi e nuotare in un luogo accessibile solo con le barche e, dalle acque cristalline, osservare la bellezza delle falesie con una flora e una fauna singolari. Dopo essersi rinfrescati, il pranzo è altrettanto fresco perché a base del pescato del giorno. Nel pomeriggio i due itinerari si dividono: il primo porta alla scoperta di tratti di mare di rara bellezza, San Fruttuoso, Portofino e Paraggi mentre il secondo fa assistere alla calata dei palamiti. Il nome dell’itinerario “Osservatorio astronomico” è legato all’orario: dalle 19 fino ad inoltrarci in piena notte. Una notte silenziosa quella al largo del Golfo paradiso, lontana dai rumori e dal caos cittadino, domina la pace e la tranquillità: indispensabili per osservare la volta celeste e assistere alla pesca notturna di totani e gronchi. L’ultimo itinerario è scelto dai partecipanti che si accordano con i pescatori per “cucire su misura” il percorso che meglio soddisfa le loro esigenze.

Escursioni a piedi o a bordo di un peschereccio? In entrambi i casi si attraversano tratti “verdi” o “blu” ricchi di un patrimonio naturalistico e animale tutto da scoprire.